INDICAZIONI PROCEDURALI


Prima di procedere con la PMA è necessario un accertamento dei requisiti per l’accesso alle varie tecniche. Questi requisiti (previsti da apposite normative legislative: comma 3 dell’art. 12 della legge n. 40 del 2004) vengono accertati dal medico che raccoglie l’autocertificazione dello stato di matrimonio o di convivenza della coppia. (1)

Esami preconcezionali

I soggetti che si rivolgono a un centro PMA assistita devono aver effettuato gli accertamenti previsti dal D.M. 10/09/1998 in funzione pre-concezionale per la donna, l’uomo e la coppia. (2)

Allegato A – Prestazioni specialistiche per la tutela della maternità responsabile, escluse dalla partecipazione al costo, in funzione preconcezionale (2)

  • 1. Prestazioni specialistiche per la donna
    • 89.01 ANAMNESI E VALUTAZIONE, DEFINITE BREVI: Consulenza ginecologica preconcezionale
    • 90.49.3 ANTICORPI ANTI ERITROCITI (Test di Coombs indiretto): in caso di rischio di
      isoimmunizzazione
    • 91.26.4 VIRUS ROSOLIA ANTICORPI (Ig G, IgM)
    • 91.09.4 TOXOPLASMA ANTICORPI (E.I.A.) (IgG, Ig M)
    • 90.62.2 EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV., F. L.
    • 90.74.3 RESISTENZA OSMOTICA ERITROCITARIA (Test di Simmel): in caso di riduzione del volume
      cellulare medio e di alterazioni morfologiche degli eritrociti
    • 90.66.5 Hb – EMOGLOBINE ANOMALE (HbS, HbD, HbH, ecc.): in caso di riduzione del volume cellulare
      medio e di alterazioni morfologiche degli eritrociti
    • 91.38.5 ES. CITOLOGICO CERVICO VAGINALE (PAP test)
  • 2. Prestazioni specialistiche per l’uomo
    • 90.62.2 EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV., F. L.: in caso di donna con
    • fenotipo eterozigote per emoglobinopatie
    • 90.74.3 RESISTENZA OSMOTICA ERITROCITARIA (Test di Simmel): in caso di donna con fenotipo
      eterozigote per emoglobinopatie
    • 90.66.5 Hb – EMOGLOBINE ANOMALE (HbS, HbD, HbH, ecc.): in caso di donna con fenotipo
      eterozigote per emoglobinopatie
  • 3. Prestazioni specialistiche per la coppia
    • 91.22.4 VIRUS IMMUNODEF. ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI H
    • 90.65.3 GRUPPO SANGUIGNO ABO e Rh (D)
    • 91.10.5 TREPONEMA PALLIDUM ANTICORPI (Ricerca quantit. Mediante emoagglutin.
      Passiva) [TPHA]
    • 91.11.1 TREPONEMA PALLIDUM ANTICORPI ANTI CARDIOLIPINA (Flocculazione) [VDRL] [RPR]
  • 4. In caso di abortività ripetuta o pregresse patologie della gravidanza con morte perinatale e su prescrizione dello specialista ginecologo o genetista:
    • 89.01 ANAMNESI E VALUTAZIONE, DEFINITE BREVI: Consulenza genetica
    • 88.79.7 ECOGRAFIA TRANSVAGINALE
    • 68.12.1 ISTEROSCOPIA Escluso: Biopsia con dilatazione del canale cervicale
    • 68.16.1 BIOPSIA DEL CORPO UTERINO: Biopsia endoscopica (isteroscopia) dell’endometrio 90.46.5
      ANTICOAGULANTE LUPUS-LIKE (LAC)
    • 90.47.5 ANTICORPI ANTI CARDIOLIPINA (IgG, IgA, IgM)
    • 90.51.4 ANTICORPI ANTI MICROSOMI (AbTMS) O ANTI TIREOPEROSSIDASI (AbTPO)
    • 90.54.4 ANTICORPI ANTI TIREOGLOBULINA (AbTg)
    • 91.31.2 CARIOTIPO DA METAFASI LINFOCITARIE 1 Tecnica di bandeggio
      (Risoluzione non inferiore alle 320 bande): alla coppia

Nota: Sono riportate le prestazioni come definite dal D.M. 22 luglio 1996 recante «Prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e relative tariffe» con i relativi codici identificativi e contrassegni. La lettera «H» indica le prestazioni erogabili in ambulatori situati presso istituzioni di ricovero ovvero ambulatori protetti.

Screening per patologie infettive

In caso di tecniche di PMA di tipo omologo si fa riferimento alla Sezione C/Esami pre- trattamento/1.Donazione del partner/1.1 Screening per patologie infettive dell’Accordo Stato-Regioni 15 marzo 2012. (3)

Sezione C – Esami pre-trattamento, 1. Donazione del partner, 1.1 Screening per patologie infettive

  • Le coppie che si rivolgono ad un Centro per un trattamento di procreazione medicalmente assistita devono aver effettuato prima di iniziare il trattamento i test per ricerca di:
    • anticorpi anti HIV
    • anticorpi anti epatite B (HBsAg)
    • anticorpi anti core (HBcAb) anticorpi anti epatite C

I campioni di sangue vanno prelevati non oltre 90 giorni prima dell’inizio del trattamento e ripetuti ogni 6 mesi durante il trattamento. Nel caso di crioconservazione del liquido seminale non é necessaria la ripetizione del test ogni 6 mesi. In determinate circostanze, possono risultare necessari ulteriori esami, in base ai viaggi e all’esposizione del donatore a fattori di rischio e alle caratteristiche dei tessuti o delle cellule donati (per es. malaria, T. cruzi).
Nel caso di sperma lavorato per I’inseminazione intrauterina non destinato alla conservazione e a condizione che l’istituto dei tessuti possa dimostrare che il rischio di contaminazione incrociata e di esposizione del personale sia stato scongiurato tramite il ricorso a procedure convalidate, é possibile rinunciare all’obbligatorietà dello svolgimento di test biologici.

Comportamento da tenere in caso di presenza di patologia_ infettiva. Quando vi siano coppie o pazienti positivi per HIV, HBV o HCV che vogliono intraprendere un trattamento di PMA oppure stoccare gameti o tessuti per la preservazione della fertilità, deve essere prevista una condizione di conservazione e trattamento separata.
In caso di tecniche di PMA di tipo eterologo si fa riferimento alla Direttiva 2006/17/UE6 e successivi recepimenti e aggiornamenti. (4)
Nel caso nella coppia vi sia una positività per HIV, HBV o HCV e si voglia comunque intraprendere un trattamento di fecondazione in vitro, devono essere considerate le implicazioni di queste patologie infettive per gli eventuali figli. (5)

Diagnosi genetica pre-impianto

La consulenza genetica è specificamente indicata in caso di abortività ripetuta o pregresse patologie della gravidanza con morte perinatale. (2)

Sezione C – Indicazioni alla diagnosi prenatale (desunte dalle «Linee Guida per i test genetici» approvate dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri)

Le indicazioni per la diagnosi prenatale rientrano in due grandi categorie:

1. presenza di un rischio procreativo prevedibile a priori: età materna avanzata, genitore portatore eterozigote di anomalie cromosomiche strutturali, genitori portatori di mutazioni geniche;

2. presenza di un rischio fetale resosi evidente nel corso della gestazione: malformazioni evidenziate dall’esame ecografico, malattie infettive insorte in gravidanza, positività dei test biochimici per anomalie cromosomiche, familiarità per patologie genetiche.

  • Le indicazioni per le indagini citogenetiche per anomalie cromosomiche fetali sono:
    • età materna avanzata (≥35 anni)
    • genitori con precedente figlio affetto da patologia cromosomica
    • genitore portatore di riarrangiamento strutturale non associato a effetto fenotipico genitore con aneuploidie dei cromosomi sessuali compatibili con la fertilità
    • anomalie malformative evidenziate ecograficamente
    • probabilità di 1/250 o maggiore che il feto sia affetto da Sindrome di Down (o alcune altre aneuploidie) sulla base dei parametri biochimici valutati su sangue materno o ecografici, attuati
      con specifici programmi regionali in centri individuati dalle singole Regioni e sottoposti a verifica continua della qualità.

Registrazione e mantenimento dei dati

Per ogni coppia deve essere approntata una scheda clinica che contenga le generalità di entrambi i partner, il loro recapito e in cui siano riportate: (5)

    • dati anamnestici e clinici dei componenti la coppia
    • eventuali esami effettuati
    • diagnosi di malattie
    • trattamento effettuato, con le prescrizioni terapeutiche e la descrizione della procedura eseguita
    • eventuali tecniche di anestesia e/a sedazione e/o analgesia utilizzate
    • nominativi del/degli operatori sanitari
    • decorso clinico
    • eventuali complicanze
    • esito del trattamento
    • adeguata documentazione degli esami di accertamento dello stato di gravidanza

1. Legge 19 febbraio 2004, n. 40. Norme in materia di procreazione medicalmente assistita. (Gazzetta Ufficiale serie generale n. 45 del 24/02/2004). https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-02-24&atto.codiceRedazionale=004G0062&elenco30giorni=false
2. D.M. 10 settembre 1998. Aggiornamento del D.M. 6 marzo 1995 concernente l’aggiornamento del D.M. 14 aprile 1984 recante protocolli di accesso agli esami di laboratorio e di diagnostica strumentale per le donne in stato di gravidanza ed a tutela della maternità. (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 20 ottobre 1998, n. 245).
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1653_allegato.pdf
3. Conferenza Stato-Regioni del 15.03.2012: Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento concernente: “Requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici delle strutture sanitarie autorizzate per la qualità e la sicurezza nella donazione, l’approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di cellule umane”. http://www.regioni.it/sanita/2012/03/21/conferenza-stato-regioni-del-15-03-2012-accordo-tra-il-governo-le-regioni-e-le-province-autonome-di-trento-e-bolzano-sul-documento-concernente-requisiti-minimi-organizzativi-strutturali-e-246649/
4. Direttiva 2006/17/CE della commissione dell’8 febbraio 2006 che attua la direttiva 2004/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda determinate prescrizioni tecniche per la donazione, l’approvvigionamento e il controllo di tessuti e cellule umani.
https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2006&codLeg=23420&parte=1%20&serie=S2
5. Ministero della Salute. Linee guida contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Art. 7 – Legge n. 40/2004.
Linee guida 2015. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_2148_listaFile_itemName_0_file.pdf