Indicazioni terapeutiche


Prevenzione

Innanzitutto, per preservare la fertilità, vanno osservate una serie di attenzioni, riassunte in un apposito decalogo, da parte dell’Istituto Superiore di Sanità:

1.

La fertilità va mantenuta con cura.

2.

Non trascurare mai una banale infezione, può portare a conseguenze irreversibili per la tua fertilità.

3.

Un eccesso o forte diminuzione del peso corporeo possono compromettere la fertilità: mantieni il tuo peso con una alimentazione corretta.

4.

Nel programmare una gravidanza considera che dopo i 30 anni per la donna e dopo i 40 per l’uomo peggiora la qualità genetica di ovociti e spermatozoi.

5.

Proteggiti dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Molte di loro, non curate, possono compromettere la fertilità.

6.

Se fai molto sport e vuoi sviluppare la tua massa muscolare, fallo solo allenandoti. Gli anabolizzanti assunti per aumentare velocemente la massa muscolare possono danneggiare per sempre la fertilità.

7.

Fumare tabacco, oltre ad aumentare il rischio di avere durante la vita una patologia al cuore o ai polmoni, riduce la fertilità. Non iniziare a fumare oppure rivolgiti ad un centro antifumo e fatti aiutare a smettere.

8.

L’uso anche saltuario di alcune droghe può interferire con la normale produzione di ormoni e nuocere alla fertilità.

9.

Fai sempre ogni giorno almeno trenta minuti di attività fisica all’aria aperta: migliora il tono dell’umore, la secrezione ormonale e mantiene il tuo peso in equilibrio.

10.

Per essere sicuro/sicura che tutto sia “in ordine” non aspettare, fai un controllo in un consultorio o da uno specialista.

Principi generali di terapia della sterilità maschile

La terapia della sterilità maschile è possibile soprattutto se si riesce a identificare una causa recente in un uomo ancora giovane. Può essere comunque effettuato un tentativo di migliorare un liquido seminale alterato con farmaci di tipo ormonale (FSH) ed eventuali interventi chirurgici in caso di varicocele.

Principi generali di terapia della sterilità femminile

In alcuni casi possono essere utili terapie orientate a indurre un’ovulazione nelle donne che ne sono carenti. In modo molto schematico si possono suddividere queste cure in tre gruppi:

    1. farmaci definiti “anti-estrogeni”, assunti per via orale
    2. farmaci assunti per via endovenosa (ormone ipotalamico), erogati da sistemi che li introducono in circolo in modo intermittente, e che non necessitano di monitoraggio
    3. farmaci che devono essere somministrati per via sotto-cutanea o intramuscolare (gonadotropine ipofisarie). Questi farmaci hanno bisogno di un monitoraggio continuo e accurato.

Il medico deve scegliere la stimolazione più adeguata, anche per evitare complicazioni, come
l’iper-stimolazione ovarica (una sindrome pericolosa anche per la vita) e la gravidanza multipla.

In alcuni casi può essere opportuno ricorrere alla chirurgia pelvica ricostruttiva, che comprende tecniche sempre più sofisticate, sviluppatesi negli ultimi anni. In particolare, la microchirurgia tubarica, che può però essere utilizzata solo in casi selezionati, oppure gli interventi laparoscopici (eseguiti senza aprire l’addome, per es. introducendo il laparoscopio attraverso l’ombelico).

Ricorso alla procreazione medicalmente assistita (PMA)

Quando la sterilità è una condizione permanente, non risolvibile con le terapie citate, non resta
che rivolgersi alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), presso centri specializzati.

Istituto Superiore di Sanità (ISS). Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita. http://old.iss.it/rpma/index.php?lang=1&tipo=%2017.
Ultimo accesso 23.09.2020 Flamigni C. La procreazione assistita. Il Mulino Ed. 2011.