Funzionalità tiroidea e fertilità
Generalmente, quando si pensa al concepimento e alla gravidanza, l’attenzione va verso gli ormoni quali estrogeni e progesterone. Il successo di un progetto genitoriale dipende, tuttavia, anche dall’equilibrio di altri ormoni tra cui, ad esempio, quelli prodotti dalla Tiroide.
Cos’è la Tiroide
La Tiroide è una ghiandola a forma di farfalla, localizzata nella parte anteriore del collo, tra laringe e trachea. Gli ormoni prodotti dalla tiroide sono la Triiodotironina (T3), la Tiroxina (T4) e la Calcitonina. Si tratta di ormoni che regolano il metabolismo di tutto l’organismo, influenzando anche concepimento e gravidanza. L’attività della tiroide viene, a sua volta, regolata dall’Ipofisi mediante il rilascio di un altro ormone, il TSH (Ormone Tireostimolante o Tirotropina).
Funzionalità tiroidea e fertilità sono strettamente correlate tra loro: T3 e T4 regolano, ad esempio, i livelli di progesterone favorendo l’impianto dell’embrione, sostenendolo durante tutta la gravidanza. Durante il primo trimestre, il feto dipende dagli ormoni tiroidei materni: è solo a partire dalla dodicesima settimana che la tiroide fetale inizia a funzionare, maturando completamente dalla ventesima settimana.
Tiroide e Fertilità
I disturbi che riguardano la tiroide possono avere importanti ripercussioni sulla fertilità di entrambi i genitori: un’alterazione della funzionalità tiroidea può, infatti, ostacolare la fecondazione dell’ovulo, rendere difficile l’impianto e incrementare il rischio di aborto spontaneo.
Le patologie tiroidee, tuttavia, non si manifestano sempre con sintomi specifici: la diagnosi precoce durante la pianificazione di una gravidanza può, quindi, diventare uno strumento prezioso. Eseguendo semplici esami del sangue (dosaggio TSH, T3 e T4) ed esami strumentali non invasivi, quali l’ecografia del collo, è possibile diagnosticare una disfunzione tiroidea consentendo l’intervento terapeutico a garanzia di un maggior successo della gravidanza che si sta pianificando.
Sostanzialmente, le malattie della tiroide sono rappresentate dalla ridotta (ipotiroidismo) o eccessiva (ipertiroidismo) attività della ghiandola. Si tratta frequentemente di malattie autoimmuni per le quali sono disponibili terapie specifiche efficaci, sebbene siano possibili manifestazioni oncologiche più complesse (carcinoma tiroideo).
Ipotiroidismo e Fertilità
Livelli eccessivamente bassi di ormoni tiroidei possono influenzare negativamente la fertilità, causando:
- alterazione o interruzione del ciclo mestruale;
- alterazione dell’ovulazione;
- aumento del rischio di aborto spontaneo e di parto prematuro.
L’ipotiroidismo è più comune tra le donne: la forma più diffusa di ipotiroidismo è la Tiroidite di Hashimoto, malattia autoimmune che si manifesta con infiammazione cronica della tiroide. I principali sintomi dell’ipotiroidismo comprendono cicli mestruali più frequenti e dolorosi, stanchezza e affaticamento, dolore muscolare, secchezza cutanea e delle mucose, perdita di capelli, aumento ingiustificato del peso e intolleranza al freddo. Se l’ipotiroidismo non è adeguatamente controllato mediante terapia sostitutiva, l’ipotiroidismo in gravidanza può causare anemia, distacco di placenta, emorragia postpartum, ipertensione gestazionale e preclampsia, una forma di ipertensione arteriosa associata ad aumento di proteine nel sangue, che può comparire nelle fasi finali della gravidanza.
Può inoltre provocare mixedema, sia materno che fetale, con importati conseguenze sulla salute del nascituro (deficit cognitivi e nanismo).
Ipertiroidismo e Fertilità
L’eccesso di ormoni tiroidei, analogamente, può interferire con una normale fertilità mediante:
- interruzione del ciclo mestruale;
- riduzione del numero di spermatozoi;
- aumento del rischio di aborto spontaneo precoce e di parto prematuro.
Forme di ipertiroidismo quali, ad esempio, il Morbo di Basedow Graves possono talvolta manifestarsi proprio durante la gravidanza con sintomi che, tuttavia, possono migliorare nel corso del secondo e terzo trimestre.
Se non adeguatamente controllato, l’ipertiroidismo può aumentare il rischio di distacco di placenta, basso peso alla nascita, tempesta tiroidea (peggioramento dell’ipertiroidismo) e preeclampsia.
Diagnosticare precocemente una disfunzione tiroidea, pertanto, è un prezioso strumento che consente ai futuri genitori di intervenire in piena sicurezza, mediante terapia specifica (farmacologica o chirurgica), a garanzia di un maggior successo della gravidanza che si sta cercando.
Fonti:
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Dosiou C. Thyroid and Fertility: Recent Advances. THYROID, 2020Vol 30 (4).
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Alexander EK, Pearce EN, Brent GA, et al. 2017 guidelines of the American Thyroid Association for the diagnosis and management of thyroid disease during pregnancy and the postpartum. Thyroid. 2017;27(3):315– 389.