La terapia ormonale nell’infertilità maschile


Quella dell’infertilità maschile è una problematica misconosciuta e poco discussa ma di grande importanza.

L’infertilità riguarda milioni di persone in tutto il mondo, si parla di una persona su sei, secondo i più recenti dati della WHO-World Health Organization, circa il 17,5% della popolazione adulta. Nel nostro Paese questa patologia è presente in circa il 15% delle coppie (dati ISS-Istituto Superiore di Sanità).

L’infertilità maschile

L’infertilità può essere dovuta a diversi fattori e può riguardare sia le donne sia gli uomini.

L’infertilità maschile si verifica quando un uomo ha una ridotta capacità di fecondare. La maggior parte delle coppie riesce a concepire naturalmente entro un anno di rapporti sessuali regolari non protetti: in generale, dopo un anno di tentativi senza successo è utile rivolgersi al proprio medico per eventuali approfondimenti diagnostici.

Anche lo stile di vita, i fattori psico-sociali, come ad esempio le condizioni lavorative, l’età avanzata di uno o di entrambi i partner, l’obesità, la sedentarietà, l’inquinamento, l’uso abituale di droghe, alcol e fumo, possono avere un impatto determinante.

Una delle cause più frequenti di infertilità maschile è la scarsa qualità del seme.

Il ruolo degli ormoni nella fertilità maschile

Gli ormoni giocano un ruolo fondamentale nella regolazione della spermatogenesi. La spermatogenesi e la produzione di testosterone sono regolati da un meccanismo di controllo che fa capo all’ipotalamo, il quale:

  • Secerne l’ormone rilasciante le gonadotropine (GnRH),
  • Che a sua volta controlla la secrezione ipofisaria dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) e dell’ormone luteinizzante (LH)
  • Questi, a loro volta, stimolano il testicolo a produrre rispettivamente gli spermatozoi e il testosterone.

Uno squilibrio in questo delicato meccanismo ormonale può compromettere la fertilità maschile. Ad esempio, bassi livelli di FSH o LH possono portare a una produzione insufficiente di spermatozoi. In caso di difficoltà di concepimento, vengono effettuati degli esami di laboratorio che indicano il dosaggio di FSH, LH e testosterone.

Vi sono altri segni che possono indicare squilibrio ormonale: ad esempio alti valori di massa grassa, valori bassi di massa muscolare, la perdita di capelli, la riduzione del desiderio sessuale, stanchezza cronica.

Dalla spermatogenesi all’ipogonadismo

La spermatogenesi prosegue per tutta la vita, ma la qualità degli spermatozoi prodotti tende a ridursi col trascorrere dei decenni.

Il percorso ormonale maschile, infatti, in varie fasi della vita e per ragioni diverse, può presentare delle lacune o delle difficoltà, talvolta momentanee: quando la funzione delle gonadi maschili è ridotta, la diagnosi è di ipogonadismo.

Le cause di infertilità maschile legate alla produzione di ormoni vanno distinte in:

  • Ipogonadismo ipergonadotropo (primario) indicato da valori di FSH alto, LH alto o nel range alto dei valori di normalità e testosterone basso o nel range basso dei valori di norma. In questo caso è presente un disordine a livello testicolare
  • Ipogonadismo ipogonadotropo (secondario) indicato da valori di FSH basso, LH basso, testosterone basso. In questo caso è presente un’alterazione a livello ipotalamo-ipofisario
  • Ipogonadismo normogonadotropo idiopatico, indicato da valori di FSH normali ma £ 8 mUl/ml3, LH normale e testosterone normale. La condizione potrebbe essere dovuta al malfunzionamento del recettore per le gonadotropine o a secrezione di gonadotropine poco o nulla attive.

Una diagnosi corretta è molto importante per definire la terapia più adeguata.

Dalla diagnosi corretta alla terapia più adeguata

Per trattare alcuni tipi di infertilità maschile legate al disequilibrio ormonale, lo specialista può prescrivere la terapia ormonale. In particolare:

  • Le gonadotropine, come l’FSH e l’LH, vengono somministrate (tramite iniezioni sottocutanee) per stimolare la spermatogenesi. Questo trattamento è indicato nei casi di ipogonadismo ipogonadotropo, mentre non è indicato nell’ipogonadismo ipergonadotropo. Può inoltre essere preso in considerazione dal clinico nei casi di ipogonadismo normogonadotropo idopatico
  • Altre terapie ormonali, come i farmaci antiestrogeni (es. clomifene) o gli inibitori dell’aromatasi

È una terapia che dà spesso buoni risultati, ma è essenziale che il trattamento sia personalizzato in base alla specifica condizione del paziente. Inoltre è necessario un follow-up sulla risposta del testicolo, quindi a distanza di un paio di mesi bisogna rifare un nuovo esame seminale per verificare l’efficacia della terapia.

In caso di ipogonadismo di tipo primitivo, dovuto quindi a un danno al testicolo, la probabilità di ripresa della spermatogenesi è molto rara. In questi casi, il compito del medico (andrologo o uro-andrologo) è soprattutto di mantenere la secrezione testicolare non tanto degli spermatozoi quanto del testosterone.

Il testosterone è un ormone fondamentale per il maschio, non solo per il suo ruolo sul desiderio e la funzione sessuale, ma anche per l’azione protettiva che svolge sulla densità minerale ossea, sul sistema cardiocircolatorio, sul tono e la forza muscolare. Obiettivo della terapia con testosterone è raggiungere i livelli ormonali dei maschi sani.

Un supporto personalizzato per molti uomini

L’infertilità maschile è una condizione complessa che può avere un impatto significativo sulla vita di una coppia. Tuttavia, grazie ai progressi nella medicina e nella comprensione del ruolo degli ormoni nella fertilità, oggi esistono molte opzioni di trattamento efficaci. La terapia ormonale è una di queste e può essere un valido supporto per molti uomini che desiderano diventare padri.

Fonti:

  • WHO-World Health Organization. Infertility. Ultimo accesso: novembre 2024.
  • Ministero della Salute. Terapia dell’infertilità maschile. Ultimo accesso: novembre
  • Istituto Superiore di Sanita. Fertilità. Ultimo accesso: novembre
  • Infertilità. Ultimo accesso: novembre 2024.
  • Barbonetti A, Calogero AE, Balercia G, Garolla A, Krausz C, La Vignera S, Lombardo F, Jannini EA, Maggi M, Lenzi A, Foresta C, Ferlin A. The use of follicle stimulating hormone (FSH) for the treatment of the infertile man: position statement from the Italian Society of Andrology and Sexual Medicine (SIAMS). J Endocrinol Invest. 2018 Sep;41(9):1107-1122. doi: 10.1007/s40618-018-0843-y. Epub 2018 Feb 1. PMID: 29392544.
  • SIAMS-Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. Ipogonadismo-classificazione. Ultimo accesso: novembre 2024.
  • SIAMS- Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. Ipogonadismo-terapia. Ultimo accesso: novembre 2024.
  • Gli Speciali. La terapia ormonale nell’infertilità maschile. Ultimo accesso: novembre 2024.

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