Il protocollo di stimolazione ovarica in PMA


La procreazione medicalmente assistita (PMA) è un percorso che molte coppie intraprendono per realizzare il sogno di avere un bambino.

Uno degli aspetti più discussi e, spesso, fonte di preoccupazione per molte donne è il protocollo di stimolazione ovarica, che prevede l’assunzione di un trattamento ormonale.

Vediamo insieme di cosa si tratta e perché non deve far paura.

Cos’è il protocollo di stimolazione ovarica

Il protocollo di stimolazione ovarica è l’insieme di azioni mediche che prepara la donna al prelievo degli ovociti che verranno utilizzati per la tecnica di procreazione medicalmente assistita. L’obiettivo della stimolazione ovarica è di avere una risposta follicolare multipla, per migliorare le percentuali di successo delle tecniche di fecondazione assistita.

È la prima vera e propria fase del percorso di PMA e precede il pick-up ovocitario.

I follicoli e la riserva ovarica

Ogni donna nasce con 1-2 milioni di follicoli (piccole vescicole contenute nell’ovaio) ognuno dei quali contiene un solo ovocita. Ogni ovocita segue un percorso di maturazione che lo porta, quando è pronto, nelle Tube di Falloppio, per essere fecondato dallo spermatozoo.

Il numero di follicoli diminuisce progressivamente nel corso della crescita fino a circa 500.000 all’arrivo del primo ciclo mestruale. Di questi, solo circa 500 escono dall’ovaio durante i cicli mestruali (solitamente tra i 16 e i 43 anni), gli altri si distruggono progressivamente.

Nelle donne la perdita progressiva del potenziale di fertilità con il passare degli anni è dovuta principalmente al declino quantitativo e qualitativo dei follicoli ovarici e quindi degli ovociti, processo che si accentua durante la quarta decade di vita.

La riserva ovarica, quindi, incide direttamente sulla fertilità della donna: infatti, la probabilità di concepire un figlio è legata al numero di follicoli presenti nell’ovaio.

Come funziona la stimolazione ovarica

Poiché ogni mese l’ovaio porta naturalmente a maturazione completa (generalmente) un solo ovocita, lo scopo della stimolazione ovarica è ottenere più follicoli possibile, in modo da avere un adeguato numero di ovociti da utilizzare e aumentare la probabilità di ottenere la gravidanza.

Come funziona il “protocollo”?

Dopo una serie di test per valutare la riserva ovarica e la salute generale della donna, si prepara un piano terapeutico personalizzato.

I farmaci utilizzati sono le gonadotropine, l’equivalente degli ormoni prodotti fisiologicamente dall’ipofisi per regolare l’attività delle ovaie, cioè FSH (Follicular Stimulating Hormone, ormone follicolo-stimolante) e LH (Luteinizing Hormone, ormone luteinizzante).

Nell’illustrazione vediamo ben rappresentate la stimolazione della crescita follicolare multipla e la modalità di somministrazione delle gonadotropine, con l’iniezione nella zona inferiore all’ombelico.

BabyHeART_stimolazione_crescita_follicolare_multipla

Dalla prescrizione all’assunzione: lo schema terapeutico

L’assunzione di gonadotropine necessita di un piano terapeutico che può essere predisposto solo dallo specialista o dal centro di PMA, secondo la Nota 74. Questa norma consente alle pazienti di ricevere, in convenzione con il sistema sanitario nazionale, le gonadotropine necessarie per la stimolazione ovarica.

I farmaci prescritti devono essere assunti secondo uno schema terapeutico personalizzato, che stabilisce i giorni e l’orario di somministrazione. In alcuni casi, i farmaci vengono consegnati dal farmacista in una borsa termica, perché devono essere conservati in frigorifero prima della ricostituzione. In altri casi questo non è necessario poiché il farmaco può essere tenuto a temperatura ambiente. Sarà il medico a dare le opportune indicazioni sulla base della tipologia di gonadotropina prescritta.

Per quanto riguarda l’orario di somministrazione, “normalmente si sceglie un orario comodo per la paziente. Noi medici preferiamo la sera ma se, per esigenze di lavoro, si preferisce scegliere la mattina o la metà pomeriggio, va bene lo stesso. L’importante è che l’assunzione sia sempre allo stesso orario.”

I protocolli e il monitoraggio

I protocolli sono sostanzialmente di due tipi:

  • Short – parte dal ciclo mestruale spontaneo della paziente. In questo caso il farmaco viene somministrato intorno al secondo giorno di mestruazione. La durata della terapia è variabile, mediamente di 14 giorni;
  • Long – tiene conto di un periodo cosiddetto “di soppressione”: cioè durante il ciclo mestruale precedente alla stimolazione ovarica si somministrano degli altri farmaci che vanno ad azzerare la funzionalità ovarica, e la stimolazione con le gonadotropine avviene successivamente. La durata della terapia anche in questo caso è variabile;

Durante il trattamento, la paziente viene sottoposta a monitoraggio tramite ecografie transvaginali ed esami del sangue, per valutare la risposta delle ovaie e adattare, se necessario, le dosi di farmaco.

Solitamente il monitoraggio follicolare inizia dal quinto/sesto giorno dall’inizio della stimolazione, ma può variare in base alle caratteristiche della paziente e allo schema terapeutico utilizzato.

Di solito, sia gli esami del sangue sia l’ecografia si eseguono nello stesso giorno.

L’iniezione sottocute

I farmaci per la stimolazione ovarica si assumono tramite iniezione sottocutanea, che va fatta nella zona dell’addome sottostante l’ombelico.

“È un posto molto comodo, i farmaci sono somministrabili autonomamente dalle pazienti; quindi, non c’è bisogno di personale sanitario che faccia le punture.”

Sarà cura dello specialista e del personale sanitario del Centro di PMA spiegare alla paziente come preparare la soluzione da iniettare in base alle istruzioni indicate nelle confezioni del farmaco.

Il ruolo della paziente

La paziente ha un ruolo chiave anche in questa fase del percorso di PMA e la sua collaborazione la rende ancora di più parte attiva.

Nello specifico, deve:

  • Seguire il protocollo e le indicazioni del medico e auto-somministrarsi correttamente il farmaco attraverso le iniezioni sottocute;
  • Seguire il calendario dei monitoraggi e segnalare qualsiasi sintomo insolito;

È normale essere in ansia quando ci si sottopone a un trattamento farmacologico, soprattutto nel caso della stimolazione ovarica: è un momento importantissimo del percorso di PMA, perché ci si sta preparando al pick-up degli ovociti.

I trattamenti ormonali utilizzati nella PMA hanno un alto profilo di sicurezza, sono frutto di decenni di ricerca scientifica e milioni di donne in tutto il mondo si sono sottoposte con successo ai trattamenti.

In caso di dubbi, il personale sanitario specializzato del Centro di PMA è sempre a disposizione per dare il massimo supporto e guidare la paziente in ogni fase del percorso.

Si ringrazia la Dottoressa Mariacarmen Fasolino, ginecologa, per i commenti.

 Fonti:

ALTRE NEWS


Infertilità: cosa sanno gli Italiani?

Cosa sanno gli Italiani dell’infertilità? Dall’indagine “Il fenomeno dell’infertilità: percezioni e vissuti degli italiani” condotta dall’Istituto Piepoli emergono…

row left
post image
PMA: nuove opportunità per le coppie grazie ai nuovi LEA

Dal 30 dicembre 2024 le coppie italiane avranno nuove opportunità di accedere alla Procreazione Medicalmente Assistita. Grazie a…

row left
post image
La terapia ormonale nell’infertilità maschile

Quella dell’infertilità maschile è una problematica misconosciuta e poco discussa ma di grande importanza. L’infertilità riguarda milioni di…

row left
post image
PMA: il ruolo del medico di famiglia

Il medico di famiglia ha un ruolo fondamentale nella cura delle persone. È presente in modo continuativo e…

row left
post image
Il Pick-up ovocitario: una tappa fondamentale nel percorso di PMA

Il pick-up ovocitario è una tappa fondamentale nel percorso di procreazione medicalmente assistita. Molte coppie lo vivono come…

row left
post image
Il pick-up ovocitario in PMA: come prepararsi al meglio?

La procreazione medicalmente assistita (PMA) è un percorso complesso, fatto in parte di attese e sfide, ma anche…

row left
post image
PMA: il ruolo del biologo clinico

Nella Medicina della riproduzione operano figure professionali estremamente specializzate. Il loro ruolo è molto importante, anche se non…

row left
post image
Italia, record europeo: papà per la prima volta, in media, a 36 anni

Un record europeo L’Italia conquista un record europeo: l’età in cui si diventa padri per la prima volta…

row left
post image
Marzo: il mese della consapevolezza sull’endometriosi

Marzo è il mese della consapevolezza sull’endometriosi, una patologia cronica invalidante che colpisce 1 donna su 10 in…

row left
post image
Fecondazione eterologa: come e quando dirlo ai figli

La fecondazione eterologa o, meglio, fecondazione con donazione di gameti, è un insieme di tecniche di procreazione medicalmente…

row left
post image
I 20 anni della Legge 40/2004 sulla fecondazione assistita

Il 19 febbraio 2024 ricorrono i vent’anni dalla promulgazione della Legge 40/2004, un traguardo significativo che consente di…

row left
post image
Azoospermia e sterilità: facciamo chiarezza

L’azoospermia tempo fa era sinonimo di sterilità. Oggi non è più così, non sempre. Cos’è l’azoospermia L’azoospermia è…

row left
post image
Preservare la fertilità femminile con il social freezing

La crioconservazione degli ovociti (social freezing) è una tecnica ormai consolidata per preservare la fertilità. Fino a che…

row left
post image
La rinascita nel percorso di PMA

Intervista alla Dr.ssa Margherita Riccio, psicologa e psicoterapeuta Cosa si intende per rinascita nel percorso di PMA? La…

row left
post image
La resilienza nel percorso verso il concepimento

Intervista alla Dr.ssa Valentina Berruti, psicologa e psicoterapeuta La resilienza, da un punto di vista psicologico, è la…

row left
post image
PMA: l’inizio del percorso

La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è un percorso a tappe, ognuna delle quali richiede un impegno emotivo importante….

row left
post image
Attesa: l’attitudine che ci tiene vivi

Intervista alla Dr.ssa Francesca Forte, psicologa e psicoterapeuta “Attendere” letteralmente significa rivolgere l’animo verso qualcosa. Dunque, l’attesa incomincia…

row left
post image
La dieta mediterranea può aumentare la fertilità?

Un recente studio condotto da ricercatori australiani conferma che la dieta mediterranea può influenzare il concepimento e può…

row left
post image
Fertilità maschile: spermatozoi in calo del 50%

Dati globali riportano che la concentrazione di spermatozoi si è dimezzata in 40 anni e il tasso di…

row left
post image
Fecondazione eterologa: la donazione di sperma

In Italia dal 2014 è possibile ricorrere alla fecondazione eterologa. Ciò significa che si è aperta la possibilità…

row left
post image
Sfatiamo le fake news sulla fertilità

Il tema della fertilità è caratterizzato da molti dubbi. Per questo motivo spesso i consigli di conoscenti, amici…

row left
post image
Covid-19 e PMA: i dati del Registro Nazionale

La riduzione media dell’attività nei centri di PMA è del 34,8% nel primo quadrimestre del 2020. Questo è…

row left
post image
Dati ISTAT sulla natalità: una fotografia dell’Italia che cambia

Gli ultimi dati ISTAT tratti dal Report Natalità 2020 dell’Istituto Nazionale di Statistica mettono in luce il calo…

row left
post image
Il vademecum della crioconservazione degli ovociti

L’età femminile governa la fertilità e la qualità degli ovociti si riduce al crescere dell’età. In particolare, concepire…

row left
post image
Il ruolo dell’alimentazione nella fertilità

Le evidenze scientifiche indicano che i nutrienti svolgono un ruolo molto importante nella fertilità poiché possono influire sull’ovulazione,…

row left
post image
Funzionalità tiroidea e fertilità

Generalmente, quando si pensa al concepimento e alla gravidanza, l’attenzione va verso gli ormoni quali estrogeni e progesterone….

row left
post image
Il ruolo dello sport nella fertilità

L’esercizio fisico rappresenta uno dei più validi alleati per la fertilità, sia maschile che femminile. Praticare sport e…

row left
post image
Social Freezing: preservare la fertilità oggi per essere mamma un domani

Oggi, la scelta di diventare mamma arriva sempre più tardi. Un crescente numero di donne, specialmente nei paesi…

row left
post image
Vaccini Covid-19 a mRNA: buone notizie per la fertilità maschile

La rapida approvazione dei vaccini anti Covid-19 a RNA messaggero è stata sin da subito accompagnata da timori…

row left
post image
Prevenzione e cura dell’infertilità, istituito un Tavolo tecnico al Ministero della Salute

Il problema della denatalità nel nostro Paese sta diventando sempre più serio, come confermano i dati: “Più del…

row left
post image
Sindrome da iperstimolazione ovarica: una complicanza prevenibile e gestibile

La sindrome da iperstimolazione ovarica (SIO) è una complicanza legata alle terapie di induzione dell’ovulazione, comunemente utilizzate nei…

row left
post image
Telemedicina: una nuova prospettiva di assistenza sanitaria per la gestione della pma

L’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da Covid-19 ha stimolato un’evoluzione culturale e tecnologica nel Sistema Sanitario Nazionale che…

row left
post image
Vaccinazione anti COVID-19 e gravidanza: le indicazioni SIRU

Vaccinazione anti COVID-19 e gravidanza sono di per sè due temi molto delicati. La Rete ci propone moltissime…

row left
post image
Covid-19 e gravidanza: rischio di trasmissione madre-figlio

L’epidemia da Coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave-2 (SARS-CoV2), alias COVID-19 è iniziata a dicembre 2019. Tra le…

row left
post image
Avanzamenti delle tecnologie di riproduzione assistita

I progressi della medicina della fertilità e delle tecnologie di riproduzione assistita (ART, Assisted Reproductive Technologies) hanno compiuto…

row left
post image
COVID-19 e fertilità maschile: possibili effetti negativi

L’epidemia di COVID-19 ha posto numerose sfide critiche per la salute pubblica e individuale. Alcune sono legate ai…

row left