Millennials e figli: genitori sì, ma non ad ogni costo
In Italia si fanno sempre meno figli. È la conclusione che da anni, ormai, emerge con chiarezza dai Rapporti dell’ISTAT. Infatti, anche i primi dati provvisori del Bilancio demografico riferiti al periodo gennaio-maggio 2025 evidenziano un ulteriore calo della natalità (-7,9%) rispetto agli stessi mesi del 2024.[1] Siamo di fronte a una trasformazione sociale profonda, che attraversa generazioni, territori e gruppi sociali del nostro Paese, che negli ultimi dieci anni ha portato il tasso di fecondità a toccare il minimo storico: 1,18 figli per donna. [2]
Al centro di questo scenario ci sono i Millennials, i nati tra gli anni ’80 e la metà dei ’90, giovani nella fascia d’età in cui, un tempo, si “metteva su famiglia”.
Le difficoltà di una generazione
I Millennials si sono affacciati all’età adulta in un periodo di forte instabilità: la crisi economica del 2008 ha reso difficile l’ingresso nel mondo del lavoro e portato precarietà, stipendi bassi e difficoltà a progettare il futuro. Tale contesto incide sulle scelte di vita, e l’idea di mettere al mondo un figlio diventa più complessa: costruire un futuro familiare richiede stabilità, e molti non la percepiscono come raggiungibile.
Il peso dei costi sociali
Oltre alla precarietà economica, si sommano altri ostacoli concreti. Gli asili e le babysitter hanno costi elevati, i nonni spesso lavorano ancora e il sistema di welfare non offre un sostegno sufficiente. Anche servizi come sanità e istruzione sono percepiti come sempre più onerosi. Il risultato è un senso di enorme complessità nel conciliare vita professionale e familiare, che scoraggia molti giovani dal diventare genitori.
Realizzazione personale e nuovi valori
Accanto alle difficoltà materiali, emergono nuovi desideri. Molti giovani vogliono realizzarsi pienamente, prima di diventare genitori: viaggi, formazione, esperienze personali e professionali non vengono percepiti come “rinunce”, ma come tappe necessarie di crescita.
Per molti giovani, la maternità e la paternità arriveranno “in futuro”, quando si sentiranno pronti, quando non sarà necessario rinunciare alla propria realizzazione personale. A ciò si affianca una crescente sensibilità verso i grandi temi globali: crisi climatica, guerre, disuguaglianze. Alcuni giovani si chiedono se sia giusto generare un figlio in un mondo percepito come fragile e incerto, e valutano alternative come l’adozione o altre forme di impegno sociale.
La maternità consapevole
Se un tempo la maternità era quasi una scelta obbligata per una donna, oggi è una decisione consapevole. Alcune giovani donne ricorrono alla crioconservazione degli ovociti per preservare la fertilità, rimandando il progetto di avere figli a un momento più “sicuro”.
Un nuovo modello culturale
Rispetto alle generazioni precedenti, oggi la famiglia è un progetto che richiede condizioni favorevoli. Non è mancanza di desiderio, ma consapevolezza: i ruoli all’interno della famiglia sono sempre meno rigidi, con padri sempre più coinvolti nella cura dei figli, ma ancora poco sostenuti da politiche adeguate. Al tempo stesso, il supporto dei nonni è meno presente perché spesso sono ancora attivi professionalmente o vivono distanti, e questo rende più difficile riuscire a trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata.
Uno sforzo collettivo necessario
Il calo demografico, quindi, non dipende solo dalle scelte individuali: riflette un insieme complesso di fattori personali, sociali ed economici. Per sostenere i giovani che desiderano diventare genitori servirebbero politiche di welfare più solide, servizi accessibili e un contesto che permetta di conciliare aspirazioni personali e progetti di famiglia. Creare condizioni più favorevoli significa assicurare ai giovani di oggi e alle generazioni future la libertà di sognare una famiglia senza paura di dover rinunciare a se stessi.
Si ringrazia la Dr.ssa Giuseppina Parise, per aver condiviso le considerazioni emerse dall’indagine informale che ha condotto tra alcuni giovani Millennials.
Fonti:
- ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica. Bilancio demografico mensile gennaio-maggio 2025. Ultimo accesso: settembre 2025.
- ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica. Rapporto annuale 2025. La situazione del Paese. Ultimo accesso: settembre 2025.