PMA: nuove opportunità per le coppie grazie ai nuovi LEA
Dal 30 dicembre 2024 le coppie italiane avranno nuove opportunità di accedere alla Procreazione Medicalmente Assistita. Grazie a un nuovo decreto tariffe recentemente approvato nella Conferenza Stato-Regioni, il Sistema Sanitario Nazionale (Ssn) garantirà gratuitamente cure essenziali per la procreazione medicalmente assistita (PMA) inserendola nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), quindi a pieno titolo nelle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
L’entrata in vigore del decreto tariffe è essenziale perchè assicura l’erogazione su tutto il territorio nazionale delle prescrizioni di Procreazione Medicalmente Assistita incluse nei nuovi LEA (Dpcm 2017). I Livelli Essenziali di Assistenza sono quelle prestazioni e servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla propria residenza.
Cosa cambia
L’inclusione delle tecniche di PMA tra le prestazioni garantite dai nuovi LEA comporta l’implementazione di diverse direttive per la gestione di questo servizio su tutto il territorio nazionale.
Le principali sono:
– La PMA, sia omologa che eterologa, passa dal regime di ricovero a prestazione puramente ambulatoriale. Potrà essere effettuata in regime di ricovero solamente per giustificati motivi
– Si è stabilito un limite di età di 46 anni, sia per la PMA omologa sia per l’eterologa. Entro questo limite di età le donne avranno diritto a fino a sei tentativi, nessuna tecnica è esclusa
– È importante sottolineare che tutti i tentativi precedenti al 30 dicembre 2024, sia con PMA omologa sia con eterologa, saranno azzerati
– Il costo del ticket sarà uguale in tutte le Regioni. Sono state adottate le tariffe applicate nella Regione Emilia Romagna, che includono la remunerazione di tutti i cicli del percorso delle coppie assistite, tenendo anche in considerazione l’inclusione del reperimento dei gameti ed il relativo monitoraggio.
– Il Decreto, anche alla luce delle indicazioni fornite dal Tavolo tecnico sulla PMA del 28 marzo 2022, prevede un contributo del cittadino sulle seguenti prestazioni: agoaspirazione dei follicoli, fecondazione in vitro con o senza ICSI (omologa), trasferimento degli embrioni.
Un’opportunità per molte coppie
Con l’entrata in vigore del nuovo Decreto che aggiorna i LEA un maggior numero di aspiranti genitori potrà accedere alle tecniche di fecondazione assistita, sia omologa sia eterologa. La conferma arriva anche dalla SIRU (Società Italiana della Riproduzione Umana): molte coppie che finora sono state frenate dai costi della PMA, dal prossimo anno si rivolgeranno al Servizio nazionale per provare ad avere un figlio.
La SIRU ha recentemente stimato che il numero di cicli di PMA possa quasi raddoppiare. Di conseguenza, il numero di bambini nati con la PMA potrà superare il 5% delle nascite nella popolazione generale, a fronte dell’attuale 4,2. Il tutto, in un contesto che dal 2012 al 2022 ha visto aumentare del 73% il ricorso a queste metodiche.
In Italia occorrono più strutture
L’entrata della PMA nei nuovi LEA è una buona notizia per le coppie che non riescono ad avere un figlio e che decidono di affidarsi alla medicina della riproduzione. Tuttavia, al momento nel nostro Paese non è possibile garantire l’accesso alle tecniche di PMA in modo omogeneo sul territorio nazionale. Infatti, esistono ancora delle lacune da colmare in termini di numero di centri, qualità e sicurezza dei servizi offerti.
In particolare, la maggior parte dei centri pubblici si trova in alcune regioni del Nord (Lombardia, Liguria, Friuli-Venezia Giulia) e del Centro (Marche); i centri privati in quasi tutte le regioni del Sud e in alcune del Nord (Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna) e del Centro (Lazio); infine i centri privati convenzionati si trovano quasi esclusivamente in Lombardia (10) e in Toscana (5).
FONTI:
- Ministero della Salute
- Quotidianosanità.it del 07/1/2024
- ADNKronos Demografica del 15/10/2023
- ADNKronos Demografica del 19/11/2024