I 20 anni della Legge 40/2004 sulla fecondazione assistita
Il 19 febbraio 2024 ricorrono i vent’anni dalla promulgazione della Legge 40/2004, un traguardo significativo che consente di ricordare i progressi compiuti nella procreazione medicalmente assistita in Italia e riconoscere le opportunità che la PMA offre alle coppie che affrontano difficoltà di concepimento.
I numeri della PMA in Italia
La Relazione al Parlamento sulla PMA 2023 (Istituto Superiore di Sanità)[1] indica che le coppie trattate nel 2021 in Italia sono state oltre 86.000 (65.700 nel 2020) e i bambini nati vivi sono aumentati a 16.625 (da 11.305 del 2020). Inoltre, il 4% delle nascite registrate in Italia nel 2022 (14.364 su un totale di 386.934) è costituito da gravidanze ottenute con tecniche di fecondazione assistita.
Negli anni un numero sempre maggiore di coppie si è affidato alla PMA per superare le difficoltà di concepimento e coronare il proprio sogno di avere un figlio. Migliaia di bambini nati grazie alla PMA in Italia sono una testimonianza tangibile dell’impatto positivo che questa legislazione ha avuto sulle vite delle persone.
Uno dei punti di forza della Legge 40 è stato il suo impegno per la sicurezza e la qualità delle pratiche di PMA. Grazie a rigorosi protocolli e controlli, i centri di fertilità in Italia hanno mantenuto standard elevati di assistenza sanitaria, riducendo al minimo i rischi per la salute delle pazienti.
La PMA nei nuovi LEA
Il 2024 è anche l’anno in cui per la procreazione medicalmente assistita in Italia si apre il nuovo capitolo dei LEA. L’inserimento della procreazione medicalmente assistita nei Livelli Essenziali di Assistenza garantiti dal Sistema Sanitario Nazionale sarà volto a garantire un accesso equo ai trattamenti di PMA e conferma il ruolo cruciale delle tecniche nella cura della fertilità, a supporto alle coppie che desiderano concepire un figlio.
Uno sguardo al futuro della PMA
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale ha aperto nuove possibilità in diversi settori, incluse la medicina della riproduzione e la procreazione medicalmente assistita, dove è già utilizzata in vari ambiti.
Il futuro della PMA sarà plasmato da un continuo progresso scientifico e tecnologico, in cui l’A.I. svolgerà un ruolo sempre più centrale nel migliorare i risultati dei trattamenti. Tuttavia, sarà importante affrontare le sfide etiche, sociali e di accesso che accompagneranno questi sviluppi, per assicurare un approccio etico e sicuro.
[1] Ministero della Salute, Relazione al Parlamento sulla PMA 2023. Disponibile al link: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3380_allegato.pdf